Biografia


Timur Kerim lncedayi nasce ad Istanbul nel 1942, trascorre i primi anni dell'infanzia nella villa di famiglia a Nisantasi, una casa immersa nei giardini che sovrastano il Bosforo, li dove si congiunge al mar di Marmara. Qui vivono lo zio Cevdet, prima collaboratore di Mustafa Kemal Ataturk e poi ministro nei governi successivi ed il padre Cevat famoso medico professore di dermatologia all'università di Istanbul.

Gli anni della fanciullezza di Timur trascorrono tra la casa di Nisantasi e lo studio paterno a Cagaloglu nel cuore della città antica tra Santa Sofia e Sultan Hamet, quartiere dove allora vivevano medici ed intellettuali, ambiente colto ed internazionale dove si comincia a formare la personalità del piccolo Timur. Subentrano gli anni della scuola. Secondo una tradizione collaudata nelle migliori famiglie di Istanbul, per Timur si aprono i cancelli di un colleggio francese di antica tradizione il "Galata Saray" posto sulle rive del Bosforo, alimenterà i sogni e le tendenze artistiche che già si manifestano in Timur adolescente. E'in questi anni che si intessono nel suo animo quei fili sottili ma forti e preziosi che lo tengono legato ancora oggi a quella cultura profonda e magica, e che intrecciano indissolubilmente oriente ed occidente.

Concluso il ciclo di studi e presa la maturità, Timur decide di frequentare l'università in Italia , nella terra che egli vede come uno scrigno che racchiude tutti i capolavori d'arte che aveva vagheggiato sui libri di scuola e nella biblioteca patema.
Sl iscrive alla facoltà di architettura a Milano. Ma la città e gli studi gli sembrano troppo freddi, troppo lontani dai sogni che aveva accarezzato negli anni mitici dell'adolescenza allora si trasferisce a Roma e si iscrive all'accademia di belle arti.
Nell'oro dei tramonti romani, tra le vestigia di un antico passato Roma si ricongiunge a Bisanzio e Timur è a suo agio, frequenta i musei, approfondisce lo studio della storia dell'arte, lavora con successo alla pittura, al disegno, all'incisione. Pittori famosi come Guttuso, Maccari, Montanarini sono i suoi maestri che lo stimano e lo lasciano sempre libero nelle scelte stilistiche, così che Timur elabora una personalità tale da conferirgli la medaglia d'oro al termine dei corsi di studio.

E' il 1966, Timur ha 24 anni ed é d'obbligo il servizio militare, cosicché Timur trascorre due anni come ufficiale di marina, ma non abbandona i pennelli, infatti ad lskenderun all'intemo della caserma, realizza un grande murale. Nel 1968 sposa Isabella e si trasferisce a Roma. In quegli anni Roma rappresenta una meta per gli artisti, soprattutto il cinema, richiama giovani intellettuali da tutto il mondo. Si vive una stagione irripetibile, pittura, letteratura, cinema e teatro si intrecciano in realizzazioni che hanno segnato la cultura.
E' in questo clima che Timur collabora con Zeffirelli alla realizzazione dei costumi e delle scenografie per "Pagliacci" e "Cavalleria rusicana" per il "Metropolitan" di NewYork, cura la parte artistica di fllms: "N.P. il segreto" di Silvano Agosti, "Equinozio" di Maurizio Ponzi, "Giovanna 7" di Roberto 'Triana Arenas, Contemporaneamente partecipa a mostre collettive a Roma, Milano e Ginevra. E' presente alle quadriennali di Roma del 1965 e del 1969.

Seguono anni di intenso lavoro nel suo studio romano, dove si riuniscono spesso artisti italiani e stranieri. Realizza opere per mostre personali e collettive in Italia, in Turchia e negli Stati uniti, dipinge quadri di grandi dimensioni per edifici pubblici. 

Nei 1993, insieme a Grippo, Sciacca, Paladino da vita al movimento artisico METROPOLISMO che ha segnato profondamente l'arte di questi ultimi anni.

Le opere di Timur Kerim Incedayi sono presenti nelle più importanti collezioni private a Roma, Milano, Istanbul, Parigi, Ginevra, Zurigo, New York, Los Angeles, Caracas.

Hanno scritto di lui: Maurizio Calvesi, Mario De Micheli, Dario Micacchi, Duilio Morosini, Flavio Caroli, Enrico Crispolti, Paolo Portoghesi, Virgilio Guzzi, Gualtiero Shoenenberger, Lorenza Trucchi, Stefania Massari, Paolo Gonnelli, Antonio Del Guercio, Alberto Abruzzese, Omar Calabrese, Renato Minore, Valerio Deho, Francesca Giuliani, Carmine Siniscalco, Natalia Poggi, Flaminia Bonino, Roberta Sibona, Claudia Morgolione, Vito Apuleo, Paolo A. Val e vari critici turchi.

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